Voglio iniziare cosí
3 gennaio 2016 § 2 commenti
… in bianco e nero, con la leggerezza di un vestito di tulle, gonfio e luminoso … appeso ai sogni e alle attese. Adoro le stampelle ( le grucce ) con i vestiti appesi… prima e dopo, aspettative quotidiane prima di andare in scena nella vita, come nel retrobottega di questo palcoscenico…si attende provando il proprio turno, sapendo di voler dare il meglio affinché l’ abito indossato lasci il ricordo…il nostro ricordo negli anni che scorrono. Buon nuovo anno 2016!
La Factory di Fia 2.0
Un saluto da Berlino
22 dicembre 2015 § 2 commenti
Street photography – Freschezze e calura
22 luglio 2015 § 1 Commento
Il ventilatore ad acqua sembra rinfrescare la modella della pubblicità all’interno del negozio, mentre a sinistra un passante apre la mano per catturare quella lieve nebbiolina. Momenti perfetti.
Street photography -Trinità dei monti
22 luglio 2015 § 1 Commento
Spesso ci sono situazioni che incantano per i loro colori e contrasti. Quell’arancio che sfuma nel giallo della tunica con la luce del negozio alle spalle. Il colore azzurro della bottiglietta tra le dita sottili. Magie estive e incantate.
Di marzo e di voglie
1 marzo 2015 § 4 commenti
Imperativo del mese di marzo:ricominciare. Annusare, inventare, immergersi, scoprire, scrutare, muoversi, svegliarsi, stupirsi, guardare, provarci. In una parola: ricominciare.
Quando poesia danza e fotografia si fondono
22 dicembre 2014 § 2 commenti
Poesia dell’Aere – poesia / danza / fotografia
Versi: Raffaella Anna Dell’Aere
Foto: Fiammetta Bruni
Danze: Mimma Di Vittorio, Raffaella Anna Dell’Aere
Musiche: Arvo Pärt , Sinfonia n. 4 “Los Angeles”
Montaggio: Mimma Di Vittorio
Anno: 2013
L’ arte in barattolo
7 dicembre 2014 § 1 Commento
Quando passando tra gli scaffali di un supermercato mi sono imbattuta in questo barattolo, ho pensato che fosse uno scherzo, o che avessi le traveggole. La mitica “Campbell’s” soup é proprio lì, vicino casa mia: la famosa soup di pollo e di pomodoro, mangiata da un giovanissimo Andy Warhol («La ragione per cui dipinse i barattoli della Campbell è che li odiava. Quand’era bambino sua madre gli preparava ogni giorno una di quelle zuppe. Andy si sedeva a tavola e diceva: Mio Dio, mamma, ancora zuppa?»), e diventata opera d’arte nei suoi famosissimi quadri é sotto i miei occhi, la prendo, me la rigiro tra le mani, ne leggo la provenienza: da Girona, contiene orzo, sedano, cipolla, costa 2,79 euro per 295 gr., scadenza febbraio 2017. Naturalmente la compro. Riuscirò ad assaggiarla? Non lo so , per ora la metto insieme alle spezie in cucina, in bella vista. La sua etichetta rossa é diventata talmente famosa che non vedo più il barattolo e il suo contenuto, vedo l’opera d’arte. Ho cercato in rete qualche altra notizia ed ho trovato questo articolo. Un po’ di pop art in casa ci sta proprio bene.
Mese della Peonia al Centro Botanico Moutan (Vitorchiano-VT)
15 aprile 2014 § Lascia un commento
Vi bastano 14 ettari di terreno con piante (esclusivamente, o quasi) di peonie per tuffarvi nelle braccia della primavera? No, dico, 14 ettari ! Quando mi é stata proposta questa gita pensavo di trovarmi di fronte al classico vivaio con qualche specie rara di una pianta che adoro, che in molti giardini e cortili si riesce a trovare. Qualche numero, dopo il 14: una volta effettuata la semina, occorrono due anni per vedere crescere la pianta e altri otto per il primo fiore! E che ti combinano a Vitorchiano (VT), nel 1993? Pensano di raccogliere una grande varietà di questa pianta (circa 600) e di creare un orto monotematico: il Centro botanico Moutan a circa 100 chilometri da Roma, uno spazio incredibile di profumi e colori, ormai punto di riferimento per universitari e studiosi di questa meravigliosa pianta. Ma non finisce qui, in questo angolo di paradiso é presente una boutique di cosmetici ed essenze, un giardino dove sedersi a sbocconcellare qualcosa, un design ricercato in ogni particolare (anche nei pannelli indicatori del percorso), tre colori ricorrenti: verde pistacchio, rosa geranio e lilla. Gli arredi i vasi, tutto contribuirà a farvi trascorrere una giornata in un luogo dove non finirete di stupirvi, profumato e tenuamente colorato. La peonia é uno dei miei fiori preferiti; quelle palle gigantesche dalle foglie tenere e trasparenti, leggere che ti viene voglia di tuffartici dentro, immagino quelle foglie su tessuti e foulard di seta, le sfumature del rosa sono incredibili, quel giallo all’interno, quei petali infilati uno dentro l’altro pressati e pronti ad esplodere rari e fragili. Avevo già scritto qualcosa sulla peonia, in questo blog; evidentemente la primavera mi porta sempre in certi luoghi dell’ anima dove ho trascorso l’ infanzia.
Che dite? Vi ho convinto? Fino a fine maggio troverete la fioritura nella sua massima esplosione, non perdete questa occasione ! Buona settimana!
https://www.youtube.com/watch?v=46mWURpld0k
Retrò design : anni 40, ’50, ’60, ’70
1 ottobre 2013 § 1 Commento
Le Botteghe degli artigiani si alternano a negozi che raccolgono oggetti di modernariato e vintage; uno di questi si trova a V. del Fico 20/21, “Retròdesign” con oggetti degli anni dal 1940 al 1970. Modernariato e oggetti vintage molto ricercati vi faranno fare un tuffo nel passato: sculture, sedie, tavoli e vasi di vetro pregiati rivivono mescolati con grande cura, ci sono riviste e dischi, il classico telefono con il disco dove infilare le dita per comporre il numero, soprammobili che senza esitazione ricordiamo aver visto nella casa di una zia negli anni ’60. Da vedere ! Ringrazio per l’accoglienza e le foto. (Cliccando sulle foto piccole vi si aprirà grande)
Botteghe romane, la mappa
26 settembre 2013 § 7 commenti
Come sempre vago partendo dalla stradina indicatami da un amico, o dal ricordo di una bottega che stava proprio lì, ne sono certa, ma che non ritrovo, e finisco per (ri) scoprire cose ancora più belle, le botteghe, dimenticate e perse nella memoria . http://www.botteghiamo.it/ é un progetto che invita a riscoprire percorsi alla scoperta degli antichi mestieri , artigiani e botteghe: orafi, restauratori, mosaicisti , sarti, falegnami … alle spalle di Piazza Navona, passeggiando con la mappa disegnata a mano con china e acquarelli , partendo da Via Sora, v. del Governo Vecchio, Piazza della Pace, Via del fico, la mappa vi guiderà nei vicoli dimenticati di una Roma dimenticata : dal celebre forno di Campo de’ Fiori, al Calzolaio Mario Cecchi, dal sarto Scavelli alla gelateria del Teatro (ho assaggiato cioccolato bianco e basilico) … ecco una panoramica di quello che andremo a vedere nel prossimo autunno. Vi lascio qualche immagine , tappa dopo tappa troveremo anche il cappellaio dell’ antica manifattura cappelli, e i tessuti artistici decorati a mano. Un mondo che si snoda a ridosso del Tevere, a destra e a sinistra di Corso Vittorio Emanuele. Chiudi gli occhi un momento e quando li riapri non sei nella Roma caotica ma in un paesino silenzioso e curato, i turisti nei bar, lenti e tranquilli a degustare questo silenzio. Impossibile vero? Invece no. E’ proprio così. E ora, con questa mappa che trovate anche nel sito sono sicura che la ricerca sarà mirata e non più casuale ! Buone passeggiate.
Missione compiuta (luoghi da esplorare prossimamente, in compagnia)
10 settembre 2013 § 2 commenti
ps. Accanto ho trovato una gelateria molto interessante, ho fatto scatti , forse l’arredamento colpisce troppo (sembra di essere in un igloo o una nuvola, come spiegano andando nel sito : http://vimeo.com/bcaa/vicefloor) e fai fatica a non lasciarti distrarre dal cogliere e gustare i sapori della Sicilia nei vari gusti, molto ricercati : ho preso mandarino di Sicilia e Crumble di mirtilli (lieve sapore di cannella), molto buono, i pezzetti di crumble facevano crunch crunch e mi si attaccavano ai denti e faticavano a sciogliersi, ma si sa, il crumble é così !!
Vi lascio l’elenco degli altri gusti, non sapevo quale scegliere, sono tornati di moda i gelati dentro i cestelli o pozzetto, ricordate?
Vi lascio il sito, un gelatone qui, ve lo consiglio proprio:http://www.viceitalia.it/vice/
I gusti strepitosi:
CIOCCOLATO AL LATTE E MENTACACAO
VALRHONA AL GRAND MARNIER E ARANCE CANDITE
ZABAIONE AL MARSALA FLORIO TERRE ARSE
MANDORLA DI NOTO E SBRISOLONA
CHEESE CAKE AI MIRTILLI
VIN SANTO ANTINORI E CANTUCCI
PINOLATA PASSITO DI PANTELLERIA CON UVETTA E SBRISOLONA AL CACAO NOCCIOLA TONDA GENTILE DELLE LANGHE IGP
YOGURT ETNA
PURO PISTACCHIO DI BRONTE IGPbCREMA ALL’bUOVO DI PARISI
CREMA VANIGLIA DEL MADAGASCAR
MELONE FRANCESINO ALBICOCCA ZENZERO E VANIGLIA
FICHI / FICHI SETTEMBRINI
CRUMBLE DI MIRTILLI
MANDARINO DI SICILIA CIACULLI
Diary e aspettative – Fiammetta Bruni
Eataly, Roma – Divagazioni e impressioni
28 agosto 2013 § 1 Commento
Festival della mozzarella a Eataly, luna park del cibo. Ancora non avevo messo il naso .. e sì che sono diversi anni che me lo ripromettevo..ma il richiamo della mozzarella é stato letale, bianco a due pagine sul quotidiano “La repubblica”.
Così, parto, chiedo di fare scatti: accordato. Eccoli qui. Il mondo del cibo come te lo immagini, luminosissimo, pulito, garbato, non sai dove guardare, cosa comprare, se comprare, Poi ti tuffi pure te, con quei carrelli fatti per poche rare cose, preziose prelibatezze che invitano alla compagnia … lontanissima atmosfera dalla spesa del supermercato, al contrario ti cibi di vista, esci che sei sazio anche se non hai mangiato nulla e non hai fame, leggi le insegne che ti sovrastano, le istruzioni per l’uso: “Non salire subito al primo piano, c’é scritto, guardati intorno”. Sembra facile. Appena lo leggo smetto di seguire la coppia davanti a me e faccio quello che dice il cartello.Smarrimento: vengo rapita dai cappellini dei cuochi, dalle t shirt con le scritte, dai guanti chirurgici che affettano e posano pennellate di sfoglia, di pesce, di prosciutto, di formaggio, le piadine, la cioccolata, il gelato, la pasta …si ride sottovoce, ci si bacia, ci si scambiano coccole. Un luna park, una Ikea del pasto, cinquantamilionidichilometriquadraticubi di bottiglie e piatti, di scaffali ridondanti, di olio verdi e un olivo vero abilmente collocato in un giardino di cibaria, ritrovi il chinotto della nonna, la cedrata, un biscotto della Valtellina dueeuroesessanta con i bruscolini, lo compro un’altra volta, i grissini integrali luuunghi luuunghi, delicati, il farro le zuppe , l’orzo …. quante cose, non le ricordo, la birreria mi ha intrigato parecchio, le lezioni, lusso, spropositato per uno stomaco soltanto.
Per capirlo bene questo luogo ci vogliono giornate intere, le mie. Ho deciso che sarà il mio rifugio delle prossime domeniche, di quelle che invece di recarti in chiesa, devotamente varcherai e benedirai per quanto riempimento di spirito ti infonderà, mi dondolo sbocconcellando la mozzarella di Caserta, comprata, la bresaola in offerta, comprata per Alice, mi lascio parlare con gli sconosciuti sul tipo di pasta da provare, ma non mangio pasta io, forse sarà il reparto per me meno interessante, tranne quello della pasta fresca, per un raviolo fatto al momento, potrei fare unno strappo e poi mi piacciono le salse in tutti loro accordi, dal rosso pomodoro essiccato al pistacchio verde, al nero cioccolato; uno a settimana e passerà la voglia. Promesso. E poi, le piadine, da provare. I prosciutti che penzolano. La birra, anzi le birre, quelle sì, stuzzicanti con un legno di salumi … non ho visto verdure, ma forse ero distratta. Insomma, ho annotato tutto, un elenco infinito di passi e sbocconcellate , lentezza, immagino un autunno con la pioggia e me là dentro senza ombrello. Promesso.
Forno “PANELLA” – Roma, via Merulana n. 54
24 luglio 2013 § 3 commenti
Roma, una domenica del 2013 a luglio, da un lato area Self service, scegli il dolcetto più buono per te e ti siedi comodamente a leggere il giornale. La luce è forte, le vetrine riflettono oggetti che scopri tra i cornetti e le cuffiette da fornaio, estate bolle, con il tuo quotidiano una domenica tranquilla, bici e cane. Servizio accogliente, commesse simpatiche. Il pane, il cornetto, il fagottino ripieno di frutti di bosco, profumo e marmellata inglese. Riprendo fiato e mi siedo impaziente degustando il fagottino che è quasi una torta. Ci tornerò una domenica, non riesco più ad immaginarla, una mattina di domenica diversa da questo luogo. Da non perdere, in via Merulana 54. Ci venivo da bambina, quando era un semplice forno di pane. Ora un luogo per godere momenti semplici ma di qualità. Buon Panella a tutti !!!
E voi: quanti primi giorni della vostra vita avete avuto?
21 dicembre 2012 § 3 commenti
E voi: quanti primi giorni della vostra vita avete avuto?
Libri, carta stampata e canzoni: tutto ci parla, tutto ci esprime, tutto esprime i nostri stati d’animo. Da circa un anno Fulvio (che mi traduce simultaneamente all’ ascolto le sue canzoni) mi ha fatto conoscere un cantante/autore Conor Oberst dei Bright Eyes, del quale ho postato il video qualche giorno fa, “First Day Of My Life” . Rivedendolo più volte, ho finalmente capito perché mi aveva colpito : mi piace immaginare i protagonisti coinvolti nel video in qualche modo ignari della ripresa e per questo spontanei, e mi sono chiesta perché avessero tutti quelle facce sorridenti e sognanti: coppie ascoltano le parole delle canzone, chi arrossisce, chi tocca il compagno, chi lascia sorridere l’ occhio quasi con la vergogna di provare certi sentimenti, quasi a rubare un intimo pensiero languido … alcuni sono attori, però … ho cercato quindi la traduzione di questa canzone e ve la lascio, un regalino affinché venga voglia anche a voi di scoprire un grande cantante/autore
“First Day Of My Life” – Oggi è il primo giorno della mia vita.
Giuro di esser nato proprio sulla porta.
Sono uscito nella pioggia ed improvvisamente tutto è cambiato
Ed ora già stanno stendendo teli sulla spiaggia
Il tuo è il primo volto che ho visto
Credo di esser stato cieco prima di averti incontrato.
Ed ora non so dove sono,
Non so dove sono stato
Ma so dove voglio andare
Per cui pensavo di farti sapere…
Che queste cose durano per sempre
Ed io in particolare sono molto lento
Ma ho capito che ho bisogno di te
E mi chiedevo se potessi venire a casa…
Ricordi quando hai guidato tutta la notte
Solo per incontrarmi al mattino?
E pensai che era strano, tu dicesti che tutto era cambiato
E che ti sentivi come se ti fossi appena svegliata
E mi dicesti “Oggi è il primo giorno della mia vita.
Sono felice di non esser morta prima di averti incontrato
Ed ora non mi importa, potrei andare dovunque con te
E probabilmente sarei felice”
Quindi se vuoi stare con me
Con queste cose non c’è bisogno di parlare,
dobbiamo solo aspettare e vedere.
Ed anche se preferirei avere uno stipendio fisso
Piuttosto che aspettare di vincere la lotteria…
Ad ogni modo, forse questa volta è diverso
Voglio dire, penso davvero di piacerti…
2011 in review
1 gennaio 2012 § Lascia un commento
The WordPress.com stats helper monkeys prepared a 2011 annual report for this blog.
Here’s an excerpt:
The concert hall at the Syndey Opera House holds 2,700 people. This blog was viewed about 10.000 times in 2011. If it were a concert at Sydney Opera House, it would take about 4 sold-out performances for that many people to see it.
Primi passi (ovvero “Baby Factory”) – Elisa
8 luglio 2010 § 11 commenti
Una delle prime foto con la quale inaugurai questo blog era questa qui:
Fulvio aveva quattro anni, si impadronì della mia macchinetta e immortalò le sue scarpe da ginnastica; fece altre e tante foto, esaurì un rullino intero, ancora le conservo.
Queste invece sono le foto scattate da Elisa, tre anni e mezzo, figlia di un’amica di un’amica di un’amica. Qualche giorno fa la mamma ci dice un po’ stupita che spesso prende il cellulare e comincia a scattare, fotografa il suo mondo di barbie, creando un set, i suoi piedini, le mollette per stendere i panni, insomma, é attratta dai dettagli: sarà una neofita dello still life? Quando le ho viste mi si é aperto un sorriso grande così, le ho trovate davvero sorprendenti, cariche di voglia di esprimersi, quindi perfette per la mia Factory, dove l’ unico scopo é quello di divertirsi giocando con la passione per la fotografia che, ricordo sempre, qui dentro, non ha nulla a spartire con gli artisti veri e i professionisti. La Factory é pura espressione, Elisa lo fa con i suoi quattro anni di bambola, per questo ho pensato di fare un po’ di spazio alle foto scattate dai bambini. Quindi, nipotini e figli, datevi da fare, se volete partecipare inviate le foto alla mia mail, mi raccomando, solo il nome del bambino e l’ età (piccoli eh?). Le raccoglieremo nella Categoria “Baby Factory”. E adesso, un grande applauso alla piccola Elisa, questo spazio é tutto per te (cliccando sulla singola foto, la vedrete più grande !) . Ciao ciao
Fast food
24 Maggio 2010 § 2 commenti
so che é una cosa stupida, ma il passerotto che entrava ed usciva dal cestino per procurarsi qualcosa da mangiare …mi ha intenerito per un po’, saltellava veloce veloce e fuggiva via ogni volta che tentavo di avvicinarmi …
dammi tre parole: sole cuore, amore e … colore !!!!
10 Maggio 2010 § 5 commenti
Preparatevi perché ho una marea, ma proprio tante tante foto questa settimana da farvi vedere, ce l’ ho in testa, ce l’ ho pronte, diverse emozioni ogni giorno, dal silenzioso bianco e nero al gioioso colore , ve le butto così di getto, a piene mani. Buona settimana a tutti !
di coach e luce tra le rotondità
19 aprile 2010 § 1 Commento
Una palestra senza palestrate, dove rotondità e sudore si fondono con luce e risate in un ambiente famigliare e rilassante.
“Het Verhaal van de Minne ” – Giuseppina Torregrossa
18 aprile 2010 § 6 commenti
L’ aspettavo da un bel po’, questa cosa qui. Ecco il romanzo di Giuseppina Torregrossa nientepopodimeno che … tradotto in olandese. E le cassatine ricche e sensuali hanno “invaso” (esaggggerata !!!) la nordica Olanda nelle librerie con la MIIIITICA immagine che ormai stra-conoscete. Oggi mi sto omaggiando da sola, va beh … come dice Andy Warhol : “Ognuno ha diritto al suo quarto d’ora di notorietà”, e me, che sono diventata pure “Fiametta ” (ah ah ah) !!!! ;-)) – va beh, pazienza – ho un altro piccolo cimelio da tenere in libreria.
PS: (beccatevi pure il patetico tentativo di mascherarmi da olandesina)
Ciao cari !!!
di tazze, crepuscoli e bigné alla nutella
13 aprile 2010 § 2 commenti
“Ma io sono qui ai vostri comandi, signore mie !” disse Mouret nell’entrarvi, col sorriso sulle labbra. Lo accolse un baccano pressoché trionfale. Dovette farsi più vicino, le signore lo vollero in mezzo a loro. Il sole era tramontato dietro gli alberi del giardino; il giorno cadeva, una leggera ombra invadeva a poco a poco la grande sala. Era il tenero sopravvenire del crepuscolo, quei minuti cioé quasi di discrezione voluttuosa che hanno gli appartamenti parigini fra la luce della strada che s’ attenua e i lumi che qualcuno accende nelle stanze di servizio. ( …………….) e l’attorniavano; quando, a un tratto, Enrichetta osservò ch’ egli non aveva preso neppure una tazza di thé … da “IL PARADISO DELLE SIGNORE” – Emile Zola
Si ringraziano Silvia e Angelo per il thé alla menta (ne ho bevuto appena un litro e mezzo), i bigné fritti ripieni di nutella (“nun te preoccupà, quattro fanno un bigné grande, vai tranquilla !”) e i servizi di piatti e i cristalli. Buona settimana !
centrotavola di Pasqua
2 aprile 2010 § 1 Commento
Un centrotavola veloce veloce da realizzare all’ultimo momento, se non ci avete pensato fino ad ora, per la vostra tavola di Pasqua. Ho trovato una cassetta di legno per la frutta, ma moolto più piccola delle solite che si trovano in frutteria, messo del tulle come base e riempita qua e là con piccoli frutti, fiorellini, pulcini di soffice piuma, insomma, adagiateci qualsiasi cosa colorata e profumata che faccia primavera, anche qualche fetta di pizza pasquale, et voilà… la colazione di Pasqua sarà più allegra! A domani e dopo e dopo ancora … baci
Psyco (Elefante permaloso)
29 marzo 2010 § 2 commenti
Proprio l’ altro giorno cercavo in cantina un paio di scarpe più leggere per una possibile passeggiata al sole. Confesso che in questo periodo la cantina rappresenta la mia spina nel fianco, ci sono oggetti in confusione più totale, accatastati senza ordine e stagione, fuoriusciti da scatoloni che i figli non hanno avuto la bontà di rimettere in ordine dopo aver cercato una bicicletta o un disco di vinile anni ’60. Le scarpe sono ormai inguardabili e simili a pezzi di cotica, ma frugando mi sono imbattuta in due oggetti che immediatamente hanno aperto un lampo nella mia immaginazione … Un ghigno beffardo mi gela la bocca e lampeggia negli occhi : “Elefantinoooooooo , vieni qui bello di zia !!!!”